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Ha scelto di differenziarsi con la cultura e un equilibrato mix di tradizione e innovazione, ben espresso dalle iperboli dell’architettura, l’emirato di Abu Dhabi. Dei 7 UAE (United Arab Emirates), quello della capitale di questa prosperosa regione del Golfo Persico, che nel 1971 decise di formare una federazione unica.

Terra di deserti e mare turchese, terra araba che guarda all’Occidente con gli occhi dell’accoglienza e sta facendo del turismo internazionale una voce del Pil in crescita; nello sforzo di trasformare l’economia dalla dipendenza petrolifera a un più moderno sostentamento proveniente dagli scambi culturali ed economici con l’Europa e oltre.

50 anni fa, la visione

Il progetto, unico in Medio Oriente, si deve al visionario Sceicco Zayed Bin Sultan Al Nahyan, amatissimo dal popolo e a cui è dedicata la moschea più bella, per contemporaneità, del mondo arabo.

Una visita è quanto meno obbligatoria e anche ad orari diversi della giornata: di giorno brilleranno gli ori e i mosaici italiani, con fiori e decorazioni stupefacenti quanto una sfilata di Gucci o di Etro su un lucente marmo bianco, mentre al tramonto saranno il lighting e le preghiere del muezzin dai minareti a invitare a varcare gli archi e le soglie dei saloni immensi.

Questo luogo di culto può ospitare 40mila fedeli e visitatori.

City break da capogiro

Un city break ad Abu Dhabi è l’occasione di combinare le passioni di tutta la famiglia.

Lo sport e la voglia di adrenalina sono colmate dalle attrazioni a tutta velocità a Yas Island, una più comune ricerca di relax sulla spiaggia, meglio se nell’esclusiva isola di Zaya Nurai, è a portata di mano degli hotel e dei resort sulla corniche oppure a Saadyat island, che è anche il distretto della cultura, con l’Abu Dhabi Louvre da non mancare per nessuna ragione.

Se poi è proprio lo shopping a scatenare i desideri, non c’è che da rinfrescarsi (dai 30° Celsius in su) in una decina di mall e tra tutti spicca l’Avenue at Etihad Towers, con inclusa una salita alla piattaforma panoramica nella Torre 2, l’Observation Deck at 300, per una fotografia decisamente instagrammabile.

200 isole e una natura protetta

La peculiarità di essere un arcipelago con il deserto intorno è parte del fascino di questa destinazione, che di isola in isola forma tante esperienze di viaggio senza sembrare mai troppo artificiale. Anzi, proprio nel tocco naturale Abu Dhabi dà il suo meglio: ecco Sir Bany Yas Island, a 250 km a Sud dalla capitale, una delle otto isole di sabbia di Al Dhafra, cioè il deserto che incontra il mare. Di fatto una riserva naturale dove “sua maestà” l’orice d’Arabia ha vinto la sfida dell’estinzione e vive qui protetto, tra ghepardi e iene in libertà (il che, è tutto dire).

Nel caso non ci si voglia allontanare dalla città, invece, il Parco nazionale di mangrovie rappresenta una validissima alternativa, per un tour in kayak in un’area umida del tutto inusuale nella Penisola Arabica. Fenicotteri, tartarughe e mammiferi marini come dugongo e delfini popolano le acque salmastre, dove le mangrovie (anche tronchi alti 5 metri) proteggono la terra dalle maree e purificano aria e acqua, assorbendo anidride carbonica.

Da Vinci e Guetta abitano qui

Apparentemente non hanno nulla in comune, se non il prestigio di essersi esibiti qui: Leonardo da Vinci con la sua Belle Ferronière, emblematico ritratto di donna del genio italiano, prestata agli esordi del museo nel 2017, e il DJ David Guetta in un concerto solitario per il Capodanno del 2022 (l’anno scorso, ancora in piene restrizioni per il Covid-19, non era possibile partecipare in presenza), andato in onda in streaming sul canale Youtube dell’artista.

Figli di epoche e di tormenti creativi unici, Da Vinci e Guetta sono l’espressione perfetta per Abu Dhabi Louvre che nasce per testimoniare l’incontro delle culture come il padre degli Emirati Arabi Uniti ha voluto mezzo secolo fa, in un tempo in cui i grattacieli non erano nemmeno immaginati e gli abitanti di questi deserti vivevano da nomadi. Ad attrarre non sono solo le sue collezioni che, in virtù di un accordo multimilionario e a lungo termine con l’istituzione parigina, provengono da diversi musei di Francia, ma è la struttura disegnata dal Premio Pritzker Jean Nouvel.

L’architetto ha creato una medina araba sull’acqua, con più edifici (i padiglioni museali) sotto una cupola formata da 7.850 stelle di diverse dimensioni e riproposte in varie angolazioni su otto strati. La luce del giorno filtra attraverso le fessure, creando un gioco di raggi che cambiano l’atmosfera ad ogni passo dei visitatori. Semplicemente straordinario.

Intrattenimento puro

Il luogo dove l’entertainment si concentra è Yas Island, qui il circuito di F1 ospita a novembre la gara delle monoposto nel quartiere della marina, che è anche un pregevole porto con yacht da sogno ormeggiati e pronti a partire per il nostro Mediterraneo d’estate.

Ma soprattutto l’isola è il paese dei balocchi per ragazze e ragazzi. Nell’ordine, si va dai parchi a tema storici come Ferrari World e Warner Bros. Abu Dhabi, tra roller coaster da togliere il fiato per accelerazione e slanci verticali, al più recente Yas Waterworld con uno scivolo d’acqua idromagnetico lungo 238 metri, per sei persone. Se invece è l’aria il vostro elemento, non mancate CLYMB™ dentro Yas Mall: ha una camera di paracadutismo indoor e le pareti di arrampicata al chiuso più alte al mondo, certificate dal Guinness World Records. Per schizzare in aria e subito dopo arrampicarsi, sfidando gli amici.

E almeno per una volta, sentirsi autorizzati a non tenere i piedi per terra.

Paola Baldacci

Giornalista

PAOLA BALDACCI – Giornalista, editor Web&Social, organizzatrice di dibattiti, specialista nell'industria dei viaggi e sui temi di business travel, tecnologie di distribuzione, compagnie aeree, assicurazioni, Stati Uniti d'America, destination management. Dall'ottobre 2022 corporate communication manager del Gruppo Bluvacanze a coronamento di 27 anni di stampa B2B nel turismo.