Skip to main content

Il Great American West, ovvero la remota e sconfinata Real America USA.

Un’area immensa ed estremamente suggestiva situata nel cuore del grande West che si estende fino al confine con il Canada e che include 6 stati, IdahoMontanaNorth DakotaSouth Dakota e Wyoming.

Perché decidere di intraprendere un viaggio nei suoi territori, così selvaggi e lontani?

Per scoprire i luoghi e le tradizioni del vero West, quello dei grandi spazi e della natura protagonista assoluta in tutte le sue espressioni, delle storiche linee ferroviarie transcontinentali, delle Scenic Byways, delle Ghost Town e delle vallate, dei canyon e dei monoliti scolpiti ad arte in milioni di anni da vento ed acqua.

Per entrare in contatto con le culture native locali, attraverso esperienze uniche, come dormire in un Tepee, la tipica tenda indiana, o partecipare ad un Powwow, una speciale celebrazione basata sulla condivisione delle tradizioni secolari attraverso canti, balli e pietanze tipiche cucinate sul momento. 

Per seguire le tracce dei grandi esploratori del passato, attraversare parchi e meraviglie paesaggistiche, visitare le più antiche città di frontiera e seguire dal vivo un vero Rodeo nel più autentico spirito dell’Old Wild West.

Difficile riuscire ad esplorare tutto il Great American West in un solo viaggio e soprattutto senza un’adeguata organizzazione a priori. L’ideale sarebbe programmare la visita di due, tre stati al massimo ed abbinare ai National and State Parks ed ai National Monuments più famosi un circuito in cui includere un mix di esperienze ed escursioni più particolari ed insolite.

Come la scoperta delle città fantasma della Corsa all’Oro, con il saloon, le case in legno, l’ufficio dello sceriffo e le prigioni dei fuorilegge, la visita delle riserve naturali, con percorsi alternativi per avvistare bisonti, mandrie di mustang, aquile, mountain goats ed orsi, o anche l’osservazione dei cieli stellati negli spazi rurali privi di inquinamento elettrico, baluardo dei pochi e rari Dark Skies ancora esistenti in America, con la possibilità di fermarsi per qualche ora di puro relax nelle calde e rigeneranti fonti termali sorgive dell’Idaho, per poi mettersi in viaggio seguendo la rotta e le tracce dei primi pionieri nello storico e leggendario Oregon Trail.

Senza dimenticare di inserire un approfondimento delle culture locali, attraverso la visita di almeno un paio delle 27 riserve native presenti nel Great American West, tutte estremamente attive ed aperte alla condivisione di storia, leggende e retaggi culturali.

Qualche esempio?!

Effettuare passeggiate nella natura ed uscite a cavallo, trascorrere notti in tenda sotto i cieli stellati e preparare in maniera artigianale assieme alle donne della comunità cibi tipici nei territori delle tre tribù affiliate Arikara, Mandam e Hidatsanella Riserva di Fort Berthold, in North Dakota. Esplorare il Glacier National Park con l’ausilio di una guida indiana Blackfeet, visitare la comunità dei Nez Perce, i Nasi Forati, oppure percorrere la Native American Scenic Byway, l’unica Scenic Byway d’America che dal confine con il Nebraska fino a quello col North Dakota, segue un percorso estremamente suggestivo e panoramico attraverso ben 5 riserve indiane.

Avendo più giorni a disposizione è possibile, tuttavia, prendere in considerazione l’idea di attraversare tutti i 6 stati del Great American West, seguendo solo le tappe ed i luoghi più iconici, con qualche piccola deviazione magari, partendo dal Montana fino al North Dakota, da Kalispell al Theodore Roosevelt National Park.

Iniziando dal Glacier National Park, vero e proprio paradiso degli escursionisti con 1300 km di sentieri, tra cui gli imperdibili Trail of the Cedars, Huckleberry Mountain, Hidden Lake, Sun Point e Swiftcurrent Nature Trail, oltre che sede di una delle strade più belle d’America, la Going-to-the-Sun Road, che si inerpica sul Continental Divide fino al Logan Pass Visitor Center, al Nez Perce National Historic Park per scoprire le leggende dei popoli Nez Perce ed immergersi nelle loro tradizioni attraverso racconti interattivi, escursioni a cavallo, a piedi ed in barca, cibo, canti e danze, per poi proseguire verso l’Appaloosa Museum & Heritage Center per conoscere la storia dei celebri Appaloosa Horses, i cavalli maculati dell’Idaho.

Dalle colate laviche e dai paesaggi lunari del Craters of the Moon National Monument and Preserve, alla riserva nazionale di City of Rocks, un paradiso di quasi 15.000 acri di pura natura selvaggia dell’Idaho, perfetto per gli appassionati di arrampicata su roccia ed avventure nel backcountry.

Proseguendo poi per il Wyoming, tra i percorsi storici e naturalistici di Grand Teton National Park – imperdibile il passaggio per la John D. Rockefeller Jr. Memorial Parkway, the Chapel of Transfiguration e The Cunningham Cabin Historic Site – fino a raggiungere Yellowstone National Park, un’incomparabile combinazione di bellezza naturale, aspra natura selvaggia, vette maestose e ricca fauna selvatica, tra cui bisonti, alci, orsi grizzly e neri, nonché la più grande concentrazione al mondo di geyser e caratteristiche termali. Tra luoghi più iconici, Old Faithful, Lower Falls eYellowstone Lake.

Passando poi attraverso le 68 miglia della suggestiva Beartooth Scenic Highway, considerata la strada più bella d’America, fino a Billings, la città più grande del Montana situata sulle rive dello Yellowstone River, con un vivace centro storico e con numerosi deliziosi ristoranti e microbirrifici da testare.

Ed ancora da Billings alla Crow Indian Reservation e al sito del Little Bighorn Battlefield National Monument, che commemora il luogo della celebre battaglia avvenuta dal 25 al 26 giugno 1876, tra il settimo reggimento di cavalleria degli Stati Uniti, guidato dal tenente colonnello George Armstrong Custer, e le tribù Sioux e Cheyenne, sotto la guida politica e spirituale di Toro Seduto.

Continuando verso il South Dakota attraverso un’altra splendida strada panoramica, la Spearfish Canyon Scenic Bywayfino a raggiungere Deadwood, città di frontiera nota per aver “ospitato” giocatori d’azzardo e celebri pistoleri come Wild Bill Hickok e Calamity Jane. Da non perdere il ​​​​Days of 76 Museum, la miniera d’oro di Broken Boot, le rievocazioni delle sparatorie di Deadwood Alive ed una serata al Saloon #10. La vicina Rapid City è il luogo di partenza ideale per fare base e partire alla scoperta delle Black Hills del South Dakota occidentale, del Crazy Horse Memorial – con una sosta al Laughing Water Restaurant per degustare stufato di bisonte e indian tacos – di Mount Rushmore National Memorial, del Custer State Park e del Mammoth Site di Hot Springs, la più grande area di scavo e ricerca sui mammut al mondo.

Il percorso prosegue lungo il Badlands National Park e la Badlands Loop Scenic Byway con soste alla statua Dignity, una scultura in acciaio inossidabile alta 15 metri di una donna nativa americana con una trapunta a stella, progettata per onorare le culture del popolo Lakota e Dakota, nei pressi di Chamberlain, e all’Ingalls Homestead di De Smet, per ripercorrere i luoghi in cui la scrittrice Laura Ingalls visse ed ambientò il suo celebre romanzo, trasformato poi in una famosa serie tv negli anni’70, La Casa nella prateria.

Passaggio finale in North Dakota per visitare Fargo, vivace città resa celebre dall’omonimo film dei fratelli Coen del 1996, e poi terminare l’itinerario al Theodore Roosevelt National Park, popolato da mandrie di bisonti, cavalli selvaggi, cervi muli, cervi dalla coda bianca, alci, coyote, linci rosse, tassi, castori, istrici, cani della prateria ed aquile reali. Imperdibile il passaggio nella South Unit attraverso le 36 miglia della Scenic Loop Drive, mentre l’incontaminata e più remota North Unit offre alcune delle migliori viste sulle Badlands del North Dakota.

Medora, conosciuta per l’omonimo musical che richiama ogni estate visitatori e curiosi da tutto il mondo, è la città ideale in cui fare base per visitare il parco.

Simona Sacrifizi

Travel Writer - Content Editor - USA Specialist.

Simona Sacri Travel Writer nasce nel 2012 con l'idea di raccontare il mondo, in tutte le sue sfumature, attraverso gli occhi e le esperienze di un'unica viaggiatrice. Più di 100 destinazioni attraversate nel mondo con una particolare attenzione e formazione verso gli USA, non a caso Simona si occupa da oltre 10 anni di comunicazione e promozione turistica degli Stati Uniti d'America in Italia. È un punto di riferimento nel panorama del travel writing, fornisce informazioni sul viaggio a 360°, dalla meta all'organizzazione pratica, ai luoghi da non perdere, alla cultura, alla storia ed alle tradizioni.

WWW.SIMONASACRI.COM